CHI E' IL NOSTRO SANTO
Si racconta che il compianto Cardinale Capecelatro, invitato a dettare una preghiera a S. Lazzaro da diffondere fra i numerosi pellegrini, abbia chiesto chi fosse questo santo, se il fratello di Marta e Maria, quello che Gesù risuscitò, oppure il mendico della parabola. Si vede che non ebbe risposta, perché la preghiera, limpida e pia, per essere uscita da quella penna, prescinde dalla questione e non fa alcun cenno alla vita dell'uno o dell'altro. Anche nella chiesa attuale la contradizione è evidente fra l'antica statua e le iscrizioni, in quanto la prima raffigura il mendico e le altre parlano del risuscitato di Betania. Mi permetto di credere che Lazzaro resuscitato, che secondo la tradizione divenne Vescovo di Marsiglia, è un equivoco introdotto dalle preoccupazioni dei dotti che vedevano in Lazzaro della parabola un personaggio mai esistito. Credo che sarà bene assicurare due punti: il primo riguarda quale Lazzaro intendeva il fondatore ed è fuori di discussione che intendesse il mendico della parabola cui peraltro, nello stesso tempo e in tempi antecedenti, erano dedicate altre chiese, come quella di Gerusalemme; il secondo punto da chiarire è che la questione dei due personaggi non esiste da ieri, ma già Tertulliano, Ireneo, Crisostomo, S. Gregorio, S. Clemente di Alessandria, Origene, S. Ambrogio se ne occuparono, sostenendo la storicità di Lazzaro il mendico in polemica con S. Giustino, Teofilatto, Eucherio che lo immaginano con alcuni moderni un personaggio immaginario.E' chiaro che la indiscussa autorità dei nomi sopra citati ci induce a un riesame degli argomenti probativi della storicità. Infatti questa è l'unica parabola nella quale è riferito un nome, anzi le antiche tradizioni ebraiche ci tramandano addirittura anche il nome del ricco che si sarebbe chiamato Nincusi. Del resto tutto il tono del racconto è così verista che credo legittimo pensare che Gesù abbia voluto far riferimento a un personaggio veramente esistito e a tutti noto, a un episodio realmente accaduto e che aveva sollevato l'indignazione di tutti: un povero ammalato era morto di fame. Anzi c'è chi nota che il ricco doveva essere ebreo, se nomina Mosè e invoca il padre Abramo. In definitiva il povero Lazzaro veramente esistette e, per giunta, proprio nei tempi di Gesù.